Il Festival "Abbracciamondo" – 6° Edizione
Il Festival Abbracciamondo prende l'avvio nel 2007 come naturale e colorata evoluzione della Festa interculturale, nata nel 2000 presso il Comune di Malegno (BS). Il Festival è un evento culturale unico nel quale cittadini stranieri ed italiani possono incontrarsi e conoscersi reciprocamente, attraverso cibi e sapori tipici, prodotti artigianali, musiche e balli tradizionali, spettacoli teatrali e mostre fotografiche.
Il Festival "Abbracciamondo" 2012
La manifestazione 2012 avrà una durata di circa un mese, nel periodo tra il 31 Maggio e l'1 Luglio 2012 nel territorio dei Comuni della Valcamonica e del Sebino, estendendo per la prima volta i suoi confini oltre il lago e portando i suoi eventi a Cellatica (Bs).
Sono oltre le 20 attività su tutto il territorio con il coinvolgimento dei Comuni, delle Comunità Montane, delle Scuole, degli Oratori, dei Centri di Aggregazione Giovanile, delle Associazioni di volontariato e delle diverse realtà sociali e culturali che si occupano di integrazione socio-culturale nel territorio. Le attività della manifestazione prevedono inoltre la promozione di momenti e la predisposizione di spazi dove ogni comunità straniera sarà rappresentata con cibi, bevande, prodotti artigianali, fotografie. La programmazione artistica per l'edizione 2011 intende proporre un percorso culturale attraverso il Mediterraneo, l'Africa, i Balcani ed il Sudamerica.
Sintesi delle proposte 2012
Abbracciamondo Festival 2012 si propone di raccontare il mondo dando la parola agli Altri, che siamo noi stessi, giacché raccontare significa trasmettere memoria e donare futuro. Così dal 31 maggio al 1 luglio sarà possibile fluttuare da un evento all'altro e nascondersi "SOTTO LA TENDA" di Abderrahim El Hadiri per ascoltare il suo "MAROCCO" o il suo "SCIANEL n. 5" e "VIAGGIARE" con i viandanti profughi che, attraversando il Mediterraneo con una nave-slitta, si sono addormentati a Lampedusa, si sono svegliati a Monte Campione e hanno poi donato la loro testimonianza ai bambini e alle bambine delle scuole della Valle Camonica. Inutile dire che nessun "DIVIETO DI SOSTA" li ha fermati. Hanno solo dovuto prendere atto che, dato il "MARE CHIUSO" ed anche la montagna, poteva essere opportuno scendere a valle o in città. Ma nel susseguirsi delle partenze e degli arrivi, sarà Lella Costa a dirci di essere proprio "STANCA DI GUERRA" in un appassionato monologo che intreccia in modo ironico la vita quotidiana alle grandi tragedie della storia contemporanea. Ma la storia siamo noi, diceva un ben noto cantante. Sarà così la musica a muoverci i piedi con i suoni yiddish di "MAZEL TOV" (buona fortuna) e quelli folk balcanici albanesi del "GRUPPO ALLEGRIA", per non parlare poi dei vortici travolgenti del clima tzigano creato dai musicisti di "ROBERTO DURKOVIC E I FANTASISTI DEL METRÒ".
Signore e signori, benvenuti al festival che abbraccia il mondo. Ne avevamo bisogno anche quest'anno. Forse ancora di più.